Parti della katana, cominciando dalla punta; Kojiri, saya, kurikata, sageo, seppa, koiguchi, tsuba, mekugi, fuchi, tsuka, ito, kashira.. L’ origine della katana giapponese risale al X/XI secolo. Si considera un’ arma da taglio per la sua linea curva e di un solo filo. La curvatura che la caratterizza si deve soprattutto al particolare processo di raffreddamento a cui è sottoposta.
- Hamon: linea di colore leggermente diverso sul tagliente prodotta da un particolare tipo di tempra “differenziata” tra dorso e filo.
- Hi: solco presente su entrambi i lati atto ad alleggerire e bilanciare la lama. Ha anche la funzione di assorbere e ridistribuire la tensione dei colpi per evitare danni o torsioni della lama.
- Iori-Muné: parte superiore del Muné.
- Kissaki: punta.
- Mei: firma dell’ armaiolo, normalmente sul Nakago.
- Mekugi: piccolo piolo di bambù, chiamato caviglia, che fissa il corpo della spada (Nakago) all’impugnatura in legno (Tsuka).
- Mekugi-Ana: foro per inserire il Mekugi.
- Menuki: due piccole decorazioni in metallo inserite tra gli avvolgimenti dello tsukaito, una da un lato e una dall’altro.
- Moto-Haba: ampiezza(in termini di superficie) della lama.
- Moto-Kasane: spessore della lama.
- Mune: controfilo.
- Nagasa: lunghezza.
- Nakago: codolo.
- Saki-Haba: ampiezza della lama all’ altezza del Kissaki.
- Samé: rivestimento dello Tsuka. Normalmente era in pelle di squalo o razza per migliorare la presa e assorbire il sudore.
- Sori: curvatura.
- Sugata: tipo di lama.
- Tsuba: guardia. Normalmente decorato con motivi floreali.
- Tsuka: impugnatura.
- Tsuka-Ito: intrecci di pelle attorno all’ impugnatura.
- Yokote: linea che separa la punta dal resto della lama.