La tecnica dello Iaido consiste nell’ estrarre, colpire, togliere il sangue dalla lama con un colpo e inguainare utilizzando diverse posture, che è quello che potremo definire come movimenti fondamentali dello iai. Iai significa unità dell’ essere, o unione degli spiriti, intendendo l’ unione con lo spirito dell’ avversario senza muoversi. Praticamente, tutta l’ azione si basa su un singolo movimento, fluido e preciso.
Queste tecniche nacquero nell’ epoca in cui il kendo veniva praticato con sciabole autentiche in combattimenti reali, e furono create per fronteggiare situazioni nelle quali si poteva essere attaccati quando si era seduti, distesi o in qualunque altra posizione, con la sciabola nella guaina.
Lo iaido si pratica individualmente utilizzando uno iaito (sciabola giapponese), un’ arma pensata specialmente per questa pratica, con misure, proporzioni e peso quanto più simili alla katana, ma fabbricata usando leghe metalliche più economiche dell’ acciaio e senza il filo.
Lo iaido viene praticato tenendo ben presente la pulizia generale dell’ esecuzione, il controllo dei movimenti e la fluidità ed equilibrio degli stessi.
Nel 1952 viene creata la Federazione Giapponese Kendo, e viene istituito un comitato interno formato da maestri di diverse scuole di iaido per creare un programma con katane da iaido ispirato a queste scuole, per insegnare i concetti basici dello iaido in una maniera standard, per promuovere lo iaido e facilitare il suo insegnamento e diffusione, specialmente tra i praticanti di kendo.