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Parti della katana: guida completa per capire ogni elemento della spada samurai

La leggenda narra che in ogni lama sia custodita la memoria del suo forgiatore: una katana non è solo acciaio; è una poesia metallica, un’architettura di equilibrio e funzione dove ogni pezzo ha uno scopo definito. Vuoi capire quali pezzi compongono una katana, come influenzano la sua maneggevolezza e perché ogni dettaglio conta? Questo articolo ti guida, con rigore e passione, attraverso le parti della katana più importanti e la loro storia, dalla curvatura del filo fino alla seta intrecciata del manico.

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In breve: le parti essenziali della katana

La katana è composta da tre insiemi principali: la lama (l’anima tagliente), la tsuka (l’impugnatura che crea il legame tra guerriero e acciaio) e la saya (il fodero che protegge e nasconde). Tra di essi, una serie di pezzi minori — habaki, tsuba, seppa, mekugi — assicurano l’integrità e l’equilibrio dell’insieme. Di seguito troverai una guida dettagliata che scompone ogni componente e la sua funzione pratica ed estetica.

Parte Principale Nome Giapponese Descrizione
Parti della Lama (Ken/To)
Lunghezza della lama Nagasa (長さ) La lunghezza della lama, misurata dalla tacca del Munemachi alla punta del Kissaki.
Curvatura Sori (反り) La curvatura della lama, fondamentale per la capacità di taglio e per l’estetica.
Filo Ha (刃) o Hasaki (刃先) Il filo temprato ed estremamente affilato della lama.
Dorso Mune (棟) Il dorso o la parte posteriore non affilata della lama, opposta al filo.
Linea di cresta Shinogi (鎬) La linea di cresta che corre lungo il fianco della lama.
Superficie della lama (sopra lo Shinogi) Shinogi-ji (鎬地) La superficie piana della lama al di sopra dello Shinogi, meno affilata.
Superficie della lama (tra Shinogi e Hamon) Hiraji (平地) o Hira (平) La superficie della lama tra lo Shinogi e la linea di tempra (Hamon).
Motivo di tempra Hamon (刃文) Il motivo ondulato o la linea di tempra visibile lungo il filo.
Scanalatura longitudinale Bo‑Hi (棒樋) o Hi (樋) Una scanalatura ricavata nella lama per alleggerirla e migliorarne l’equilibrio.
Linea della punta Yokote (横手) Una linea distintiva che separa la punta (Kissaki) dal resto della lama.
Punta della lama Kissaki (切先) La punta affilata e a ventaglio della lama.
Linea di tempra della punta Bōshi (帽子) La porzione del hamon che si estende sulla punta della lama (Kissaki).
Curvatura del filo in punta Fukura (脹) La curvatura del filo nella zona del Kissaki.
Area di taglio Mono‑Uchi (ものうち) L’area di taglio della lama, circa 9 cm dal Kissaki.
Codolo Nakago (茎) L’estensione stretta e non lucidata della lama che si infila nel manico.
Firma del forgiatore Mei (銘) La firma del forgiatore, incisa sul Nakago.
Foro della perno Mekugi Ana (目釘穴) Fori nel Nakago per fissare la lama al manico.
Incisione sul filo Hamachi (刃区) La tacca sul filo che separa la lama dal Nakago.
Incisione sul dorso Munemachi (棟区) La tacca sul dorso che separa la lama dal Nakago.
Materiale della lama Jigane (地鉄) Termine generale per il materiale della lama.
Motivo superficiale dell’acciaio Jihada (地肌) Il motivo visibile dell’acciaio, risultato della piegatura durante la forge.
Parti del Manico (Tsuka)
Pelle di razza Same (鮫) Pelle di razza che ricopre il nucleo in legno del Tsuka, fornendo presa.
Cordoncino intrecciato Tsuka‑ito (柄糸) Cordoncino intrecciato che avvolge il manico, aggiungendo presa ed estetica.
Nodo del cordoncino Maki‑dome Il nodo decorativo e funzionale alla fine del Tsuka‑ito.
Parti decorative Menuki (目貫) Piccole parti metalliche decorative incassate sotto il Tsuka‑ito.
Perni Mekugi (目釘) Perni che attraversano il Tsuka e il Nakago per fissare la lama.
Anello metallico Fuchi (縁) Un collare metallico alla base del manico, appena prima della guardia.
Pomo Kashira (頭) o Tsuka‑gashira (柄頭) Il pomo o la parte metallica che ricopre l’estremità del Tsuka.
Parti del Fodero (Saya)
Bocca del fodero Koiguchi (鯉口) L’imboccatura della Saya, dove si inserisce la lama.
Cordone di fissaggio Sageo (下げ緒) Un cordone di cotone o seta legato alla Saya per sostenere la katana.
Anello per il Sageo Kurigata (栗形) Un piccolo anello sporgente sulla Saya dove si lega il Sageo.
Parti metalliche del Kurigata Shito‑Dome (鵐目) Parti metalliche decorative fissate sul Kurigata.
Estremità del fodero Kojiri (小尻) L’estremità della Saya, opposta al Koiguchi.
Tipo di fodero per conservazione Shirasaya Un montaggio in legno senza decorazioni, usato per conservazione.
Componenti di Unione e Decorazione
Collare della lama Habaki (ハバキ) Una parte metallica che fissa la lama all’interno della Saya.
Distanziali metallici Seppa (切羽) Distanziali ai lati della Tsuba per garantire un accoppiamento perfetto.
Guardia Tsuba (鍔) La guardia circolare che protegge la mano e bilancia la spada.
Parti della Tsuba
Foro centrale Nakago ana Il foro centrale della Tsuba attraverso il quale passa il Nakago.
Area intorno al foro Seppa dai L’area intorno al Nakago ana.
Foro per il kogai Kogai hitsu ana Foro nella Tsuba per un kogai (spillo).
Foro per il coltello Kozuka hitsu ana Foro nella Tsuba per un piccolo coltello (Kozuka).
Area della lama vicino alla Tsuba Tsuba Moto L’area della lama vicino alla Tsuba.

La lama: anatomia, geometria e termini chiave

La lama è il cuore tecnico della katana. Qui si combinano microstrutture dell’acciaio, tempra differenziale e un design geometrico che determina il comportamento nel taglio e la resistenza. Comprendere il suo vocabolario ti permetterà di distinguere un pezzo per la sua funzione e per la sua estetica.

  • Nagasa: lunghezza utile della lama, generalmente tra 60 e 80 cm nelle katane tradizionali; influisce sulla portata e sull’equilibrio.
  • Sori: curvatura della lama; un sori più pronunciato facilita i tagli curvi e gli sguaini rapidi.
  • Ha (o Hasaki): il filo che taglia; è qui che si apprezza l’hamon, la linea di tempra.
  • Mune: il dorso della lama; il suo profilo conferisce rigidità.
  • Shinogi e Shinogi‑ji: la cresta (shinogi) e la superficie tra questa e il dorso (shinogi‑ji) definiscono la sezione trasversale della lama.
  • Kissaki: la punta; la sua forma determina la capacità di stocco e la geometria della finitura (bōshi e fukura).
  • Hamon: il motivo della tempra, risultato della tempra differenziale; è al contempo funzionale e decorativo.
  • Hi (bo‑hi): scanalatura longitudinale che alleggerisce la lama e ne modifica il suono quando viene brandita.
  • Nakago: codolo non lucidato che si inserisce nella tsuka; l’armaiolo vi lascia spesso la sua mei (firma).

Tabella comparativa: parti della lama e loro funzione

Parte Nome giapponese Funzione Materiale/osservazione
Filo Ha / Hasaki Taglio Acciaio temprato; precisione del profilo di tempra
Curvatura Sori Ottimizza il taglio e lo sguaino Risultato della tempra differenziale
Dorso Mune Rigidità strutturale Può essere arrotondato o nervato
Punta Kissaki Stocco e finitura del taglio Include yokote e bōshi
Scanalatura Hi / Bo‑Hi Alleggerisce e modifica equilibrio/suono Può essere decorativa o funzionale
Codolo Nakago Fissaggio al manico Di solito porta il mei

La tsuka: presa, controllo e simbolismo

L’impugnatura non è un semplice manico: è l’interfaccia tra il praticante e la lama. La sua costruzione combina legno, pelle, corda e metallo per offrire presa, durabilità ed estetica. Ogni strato ha una ragione d’essere.

  • Tsuka: nucleo in legno che sostiene la struttura.
  • Same / Samegawa: pelle di razza o di squalo applicata sul legno; previene lo scivolamento e distribuisce le sollecitazioni.
  • Tsuka‑ito: intreccio che viene lavorato sul samegawa; il suo motivo e materiale influenzano la presa e l’aspetto.
  • Menuki: elementi ornamentali posti sotto il tsuka‑ito; spesso simbolici e utili per il posizionamento delle mani.
  • Fuchi e Kashira: il collarino e il pomo metallici che incorniciano la tsuka e sigillano l’intreccio.
  • Mekugi e Mekugi‑ana: perni e fori che fissano la tsuka al nakago; essenziali per la sicurezza strutturale.

Dettagli pratici per comprendere la tsuka

Il tipo di tsuka‑ito (seta, cotone, pelle o sintetico) e il motivo dell’intreccio influenzeranno la sensazione durante la manipolazione della spada. Un intreccio più compatto offre una presa salda in combattimento, mentre varianti più morbide danno un risultato più ornamentale.

Elementi di unione e protezione: habaki, tsuba e seppa

Questi componenti, apparentemente piccoli, svolgono un ruolo vitale nella stabilità e nella sicurezza dell’arma. L’habaki mantiene la lama nella saya; la tsuba protegge la mano e bilancia; le seppa regolano le tensioni e prevengono giochi.

  • Habaki: pezzo a forma di cuneo situato alla base della lama; impedisce movimenti laterali e assicura un incastro saldo.
  • Tsuba: la guardia che protegge la mano; può essere semplice o riccamente decorata, e il suo peso influisce sull’equilibrio.
  • Seppa: rondelle metalliche che regolano l’insieme tra tsuba e tsuka; fungono da piccoli ammortizzatori.

Saya e accessori esterni

La saya non è un semplice tubo: la sua finitura, il peso e l’adattamento alla lama determinano la facilità di sguainare e la conservazione del filo. Inoltre, elementi come il koiguchi, la kurikata e il sageo completano le sue funzioni.

  • Saya: fodero, generalmente in legno leggero e laccato per proteggere la lama.
  • Koiguchi: bocca rinforzata della saya, spesso realizzata o rifinita in corno o metallo.
  • Kurikata: piccola sporgenza dove si annoda il sageo.
  • Sageo: cordoncino che permette di fissare la saya alla cintura del portatore o è usato cerimonialmente.
  • Kojiri: estremità inferiore della saya; protegge l’estremità e funge da finitura decorativa.

Come le parti influenzano le prestazioni di taglio?

L’efficacia di una katana non dipende solo dall’acciaio, ma dall’armonia tra le sue parti. La lunghezza e il sori definiscono il tipo di tecnica ottimale. L’hamon e il profilo di tempra condizionano la durezza del filo e la flessibilità del nucleo. La tsuba e l’habaki, a loro volta, influenzano l’equilibrio statico e dinamico.

  • Una katana con un sori pronunciato favorisce tagli semicircolari e uno sguaino rapido.
  • Un hamon visibile indica tempra differenziale: bordo duro e nucleo flessibile per assorbire gli urti.
  • Un nakago ben incastrato e mekugi solidi garantiscono che la spada rimanga integra in uso intenso.

Tabella tecnica: profili di lama e i loro vantaggi

Profilo Descrizione Vantaggi
Shinogi‑zukuri Sezione con cresta (shinogi) e piano tra cresta e dorso. Equilibrio ideale tra rigidità e filo; comune nelle katane da combattimento.
Sori alto Curvatura marcata della lama. Migliore per tagli curvi e tecniche di iaijutsu.
Hi o bo‑hi Scanalatura longitudinale nella lama. Riduce il peso, migliora l’equilibrio e produce un timbro distintivo quando viene brandita.

Catalogo e repliche: modelli, montaggio e accessori

Le repliche di katana cercano di riprodurre estetica e montaggio. In alcuni modelli vengono preservati elementi come il samegawa o un hamon visivo, anche se i materiali possono variare. Capire le parti ti aiuterà a identificare un montaggio shirasaya, una tsuka tradizionale o una saya lavorata.

Tipi di montaggio

  • Montaggio tradizionale: tsuka con samegawa, tsuka‑ito, tsuba e saya laccata; adatto ai collezionisti e ai praticanti di arti marziali tradizionali.
  • Shirasaya: montaggio in legno liscio per la conservazione; protegge la lama ma non è adatto al combattimento.
  • Montaggio moderno: può usare sostituti sintetici per tsuka‑ito o saya; pensato per esposizione o pratica ricreativa.

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Manutenzione e considerazioni per la conservazione

Una katana ben curata invecchia con dignità; una trascurata si corrode e perde la storia che custodisce. La manutenzione tradizionale include la pulizia con olio di chiodi di garofano, la rimozione della polvere dal nakago e lo stoccaggio nella saya a umidità controllata. Evita pratiche che danneggino la tempra o graffi inutili sulla lama.

  • Pulisci la lama con un panno morbido e con olio specifico dopo ogni manipolazione.
  • Controlla regolarmente i mekugi e l’adattamento della tsuka.
  • Evita di colpire metalli duri che possano provocare microfessure sul filo.

Errori comuni nell’identificazione delle parti

Molti confondono mune con shinogi o chiamano indiscriminatamente “kashira” qualsiasi terminale del manico. Conoscere la nomenclatura ti permette di valutare autenticità, montaggio e qualità della finitura.

  • Non confondere nakago (codolo) con la parte visibile della lama: il nakago non è lucidato e di solito porta la mei.
  • L’hamon autentico è il risultato della tempra; un hamon “dipinto” non aggiunge le proprietà strutturali della tempra differenziale.
  • Una tsuba molto leggera può essere ornamentale ma alterare l’equilibrio della spada.

Tabella rapida: termini confusi e come differenziarli

Termine Significato Come verificare
Mune vs Shinogi Mune è il dorso; shinogi è la cresta. Osserva la sezione trasversale della lama: la cresta separa due piani.
Hamon reale vs hamon decorativo Reale: linea di tempra; decorativo: incisione o pittura. Cerca continuità e texture; l’hamon reale appare nel profilo dell’acciaio dopo la lucidatura.
Samegawa autentica vs sintetica Pelle di razza reale vs imitazione plastica. La texture di piccole protuberanze (puntini) indica pelle autentica.

Come leggere una katana: segni dell’armaiolo

La mei sul nakago, la qualità della lucidatura e le scelte di montaggio raccontano la storia di chi l’ha fatta e per quale uso è stata progettata. Un nakago firmato, una tsuba personalizzata o un hamon ben definito parlano di un lavoro intenzionale.

  • Una mei leggibile sul nakago può indicare scuola o autore; confronta gli stili per identificare periodi e laboratori.
  • La finitura del nakago (patina) rivela l’età e la manutenzione.
  • La scelta della tsuba e dei menuki riflette spesso la personalità del portatore.

Riepilogo dei punti chiave e riflessione finale

La katana è una somma di parti dove tecnica, estetica e simbolismo si incontrano. Dalla geometria della lama ai dettagli del tsuka‑ito, ogni elemento influisce sulle prestazioni e sulla storia che la spada racconta. Conoscere le parti della katana ti permette di riconoscere la qualità, comprendere le scelte progettuali e apprezzare la tradizione che sta dietro ogni montaggio.

Se osservi una lama controluce vedrai più che metallo: vedrai una mappa di decisioni, l’impronta del fabbro e un patrimonio che sopravvive a ogni filo. Conserva questa conoscenza e lascia che la prossima katana che esaminerai ti racconti la sua vera storia.

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