La storta è una spada con una lama larga e curva, con un filo in un solo lato (o con controfilo nell’ultimo terzo della lama). Questa spada era un tipo di sciabola corta di ascendenza mussulmano-orientale, che si adottò e modificò nella penisola iberica e in altre zone cristiane del mediterraneo. In Italia la storta fa pensare ad una lama ricurva e storta che può avvicinarsi ad una sciabola.
Nella sua prima apparizione, sembrava un’evoluzione delle armi tipo la sciabola cinese, mongola, turca e mussulmana, alle quali si aggiunsero caratteristiche tradizionali come la grande lama di stampo medievale. Più corta delle sciabole orientali, ma più pesante, con un caratteristico controfilo e dei bracci divergenti a forma di “S” assomiglia a molte spade d’epoca. Questo tipo di storta fu di moda nelle grandi città-stato italiane, come Venezia, e da li si esportò.
La parola Storta serve anche per definire altre sciabole del vecchio stile, tutte a lama curva e di un solo filo; Ci sono molte armi ricurve, come per esempio la Alfanje spagnola, Messer o Langmesser tedesca, la Falchion inglese, la Fauchar e Faussar francese, e tutte queste hanno la lama larga e fanno parte della famiglia delle sciabole.
Così quindi la storta, sarebbe un’arma con un solo filo (o con un controfilo nell’ultimo terzo della lama) e ad una mano, ricurva, più larga della scimitarra, tendendo a snellirsi nella terzo forte della lama, giusto nel punto dove colpisce.