La parola “elegante” significa “dotato di grazia, nobiltà e semplicità, ben proporzionato”. Si riferisce anche a persone dotate di buon gusto in quanto all’ abbigliamento, e che dimostrano buone maniere in quanto a comportamento.
Al giorno d’ oggi entrare in possesso di eleganti abiti medievali è possibile, grazie a ricerche sul tema e a disegnatori che cercano di essere fedeli alla moda medievale, che vedeva vestiti romantici con chiara influenza bizantina, indumenti lunghi e elaborati, con ampie maniche, tuniche e mantelli.
I pantaloni lunghi erano normalmente per contadini e lavoratori.
Le classi agiate portavano calze legate alle gambe con legacci o fissate alla cintura o alla camicia.
La nobiltà indossava tuniche di diversa lunghezza. Le tuniche esterne si chiamavano surcotti, ma troviamo anche riferimenti a tuniche che potevano essere abbottonate sul davanti, probabilmente il riferimento più antico dei bottoni.
Incontriamo anche tuniche aperte sulla parte frontale, altre allungate sul retro fino alle caviglie(a volte in punta) e altre ancora con uno strascico rettangolare sul retro.
Le tuniche erano fatte di lana e lino, e nel regno di León si potevano perfino incontrare tuniche di cara seta colorata. La Spagna Mussulmana di quell’ epoca concorreva con l’ Oriente nella manifattura di tele di seta. Gli abiti venivano decorati con strisce di tessuto sui pugni, maniche e spalle.
Uno stesso abito poteva essere fatto con tele di diverso colore. I tessuti erano decorati con piccoli disegni che occupavano tutta la tela, specialmente con disegni di righe più lunghe.
I colori utilizzati per gli indumenti erano ricavati da elementi naturali: lana e cotone venivano bolliti con foglie di alberi, scorze di cipolla o succhi vegetali.