Nel corso della storia ci sono state molte battaglie, molte conquiste e molte figure leggendarie, ma probabilmente i Conquistadores spagnoli sono unici. I Conquistadores furono quei guerrieri esploratori che invasero i Paesi dell’ America del Sud e dell’ America Centrale dopo la scoperta delle Americhe ad opera di Cristoforo Colombo nel 1492.
Molte fonti affermano che gli spagnoli conquistarono le terre degli inca e degli aztechi grazie ai loro armamenti superiori; è innegabile che avessero armi molto avanzate per l’ epoca, mentre le popolazioni indigene si difendevano con archi e spade. Per questo, sebbene scarsi in numero, riuscirono a sconfiggere migliaia di nativi. Non si dimentichi il fatto che, nella maggior parte dei casi, i conquistatori non erano soldati dell’ esercito nazionale, ma semplici mercenari che partecipavano a queste spedizioni per costruire le loro fortune accumulando grandi bottini di guerra.
A questi gruppo si univano anche giovani senza esperienza militare, il clero cattolico e perfino nativi americani, uomini e donne, che avevano più informazioni delle truppe. Venivano utilizzati come interpreti, informatori, medici ecc.
La cavalleria era rappresentata da soldati che lottavano a cavallo ed erano in prima linea nelle battaglie. A volte, l’ obiettivo dei soldati comuni era accumulare ricchezze sufficienti per comprare un cavallo ed entrare a far parte della cavalleria. Questi cavalieri, conosciuti all’ epoca per la loro forza e brutalità, usavano principalmente lance e spade a una o due mani.
Mentre la cavalleria era formata da combattenti d’ elite, la fanteria lottava con armi che potevano sparare proiettili o frecce. I nativi erano terrorizzati da queste armi, poichè non avevano mai visto nulla di simile, e arrivarono a essere molto superstiziosi riguardo le armi che sparavano tuoni. Tutte queste armi, tuttavia, avevano bisogno di essere ricaricate ogni tanto, il che le rendeva poco pratiche nei momenti critici, e molti soldati erano obbligati a portare spade corte.
Le armi dei conquistatori:
- Le spade corte già menzionate;
- L’ archibugio, un grande fucile di diverse classi. Non era molto efficace ma era facile da usare, nonostante la sua lunghezza; sparava a corta gittata (circa 50 m) ma era letale, poichè il colpo poteva perforare l’ armatura.
- La balestra, che veniva usata con moderazione
- Alcuni soldati preferivano le alabarde e normalmente erano utilizzate per difendere i balestrieri mentre ricaricavano;
- Infine, come arma da assedio, i conquistatori utilizzavano i falconetti, unità d’ artiglieria piuttosto piccole. Si tratta di piccoli cannoni piuttosto pesanti che avevano bisogno di 1/2 kg di polvere da sparo per scagliare un proiettile che raggiungeva i 2 km di distanza e aveva un effetto devastante.
Armatura dei conquistatori
Le armature complete non erano frequenti tra i conquistatori per varie ragioni: la maggior parte dei soldati non poteva permettersi il lusso di un’ armatura completa, soprattutto la fanteria, a causa dei suoi costi elevati.
Il vantaggio di non indossare un’ armatura stava sia nella libertà di movimento sia nel fatto di non dover sopportare il peso dell’ armatura (28 kg) in un clima caldo e umido come quello del Nuovo Mondo; l’ energia spesa in un combattimento sarebbe stata maggiore.
I soldati a piedi si accontentavano di una cotta di maglia senza maniche o giubbe imbottite di cotone, che risultavano essere efficaci contro armi a corto raggio ed erano leggere.
Gli elmi
L’ acciaio spagnolo era uno dei migliori, ma come le armature, anche i caschi potevano essere un lusso, a seconda della loro qualità. Gli elmi comuni erano semplici seppur tecnologicamente superiori a quelli indossati dai nativi. Tradizionalmente, i cavalieri utilizzavano elmi chiusi, ma l’ assenza di nemici a cavallo fece si che i caschi aperti fossero più popolari.
Gli scudi
I più abituali erano rotondi e leggermente convessi per deviare i colpi, e misuravano approssimativamente 70 cm di diametro, prodotti sia in metallo che in legno e cuoio di bue. Dal centro sporgeva una punta di metallo che aggiungeva una seppur minima capacità offensiva.
Strategia
Un fattore determinante del successo dei conquistatori fu la loro capacità di manipolare la situazione politica delle popolazioni indigene. Per vincere la civiltà azteca, appoggiarono i nativi soggiogati dalle tribù vicine più potenti. Queste tattiche erano utilizzate fin dall’ antichità.
Gli animali furono un altro fattore importante per il trionfo spagnolo; l’ introduzione del cavallo e altri animali domestici gli dava una maggiore mobilità, e tuttavia, nelle montagne e nei boschi gli spagnoli erano meno capaci di usare gli stretti cammini o ponti. I conquistatori erano esperti nell’ allevamento di cani da caccia o protezione, che risultarono essere un efficace arma psicologica contro i nativi che non avevano mai visto cani addomesticati.