Non esitare a contattarci. Siamo esperti in Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese e saremo felici di aiutarti. 
☎️  Tel: 041 868 55 13 | ✏️ Chat | ⚔️ WhatsApp: (34) 690268233 | 📩 Email

Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

Cosa rende la naginata un simbolo di lotta, difesa e orgoglio? Immagina il fruscio del bosco sotto gli zoccoli, la nuvola di polvere dopo una carica di cavalleria e, al centro, la figura che domina lo spazio con una lama curva alla fine di un’asta: questa è la naginata. In questo articolo scoprirai la sua origine, la sua trasformazione sociale, le tecniche che l’hanno resa leggendaria e come è diventata un’arte marziale moderna praticata in tutto il mondo.

naginatas japonesas 1200x675 - Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

Ti spiegherò l’anatomia dell’arma, il suo uso tattico in battaglia, la sua relazione con le onna-bugeisha (le guerriere samurai femminili), l’evoluzione istituzionale del naginatajutsu fino all’Atarashii Naginata contemporaneo e cosa significa oggi la sua pratica. Inoltre, troverai cronologie, tabelle comparative e risorse per identificare repliche e modelli storici.

Naginata: evoluzione storica da arma in asta ad arte marziale moderna

Prima di entrare nei dettagli tecnici, è opportuno collocare la naginata in una linea temporale che mostri il suo viaggio dal campo di battaglia ai dōjō contemporanei. La cronologia chiarisce perché l’arma è mutata da strumento militare a simbolo culturale e disciplina sportiva.

Epoca Evento
Periodo Nara (710-794 d.C.)
Origine dibattuta La naginata potrebbe essere stata introdotta in Giappone attraverso scambi con la Cina (Dinastia Song) e monaci buddisti; forse si è evoluta dal tehoko. Divenne un’arma di spicco dei monaci guerrieri (sōhei).
Secolo X
Uso da parte dei monaci guerrieri Inizio documentato dell’uso abituale della naginata da parte dei monaci guerrieri (sōhei).
Periodo Heian (794-1185 d.C.)
Uso militare e caratteristiche Utilizzata dalla fanteria per difendersi dalla cavalleria; lame curve di 30–60 cm e aste di 120–240 cm. Addestramento al naginatajutsu tra i guerrieri, comprese le donne.
Guerra Genpei (1180-1185 d.C.)
Ascesa e fama La naginata guadagna grande popolarità tra i clan Minamoto e Taira per la sua efficacia contro la cavalleria; appare nell’opera classica La storia di Heike. L’armatura si adatta (introduzione di suneate) per proteggere dai colpi bassi.
Periodo Kamakura (1185-1333 d.C.)
Continuità La naginata rimane un’arma popolare tra i guerrieri maschi.
Periodo Nanbokuchō (1331-1392 d.C.)
Arma preferita In un contesto di conflitti costanti, la naginata, versatile per affondare e tagliare, è preferita dai samurai rispetto alle lance più corte dell’epoca.
Guerra Ōnin (1467-1477 d.C.)
Declino sul campo di battaglia Le tattiche di fanteria di massa e l’apparizione di lance molto più lunghe (yari) riducono l’utilità della naginata in battaglia; tuttavia, continua a essere praticata come arte marziale civile.
Periodo Sengoku (c. 1467-1615 d.C.)
Transizione all’uso femminile Con un minore uso militare, il naginatajutsu diventa un’arma di difesa per le dame delle famiglie samurai durante questo periodo turbolento.
Periodo Edo (1603-1868 d.C.)
Relegazione e simbolismo Nella pace Tokugawa la naginata abbandona il combattimento di massa e diventa onorifica. La ko-naginata (più maneggevole) è impiegata come arma di autodifesa e simbolo sociale; era frequente nella dote femminile. Lo shogunato proibisce le armi grandi, ma permette la continuità dell’arte; sorgono dojo e la rappresentazione in ukiyo-e popolarizza l’immagine delle onna-bugeisha.
Decennio del 1890
Rivalutazione e organizzazione Rinascita dell’interesse per le arti marziali nella crescita del sentimento nazionale giapponese. Fondazione della Dai Nihon Butokukai (1895).
Divisione della naginata La Dai Nihon Butokukai crea nel 1904 una divisione specifica dedicata alla naginata.
Decennio del 1900 — 1936
Educazione femminile Il naginatajutsu viene introdotto nelle scuole e università per donne. Nel 1913 le scuole medie e superiori poterono scegliere la naginata come materia regolare; nel 1936 divenne materia obbligatoria per le donne.
Fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) e dopoguerra
Proibizione e reinvenzione Le forze alleate proibiscono le arti marziali. Successivamente si forma un comitato che sviluppa un nuovo sistema, inizialmente chiamato gakko naginata (naginata scolastica) e ribattezzato Atarashii Naginata (nuova naginata) per differenziarlo dal naginatajutsu tradizionale.
Anni ’50
Federazione nazionale Nel 1955 viene fondata la Federazione Naginata di Tutto il Giappone (AJNF) per supervisionare lo sviluppo della naginata moderna.
Reintroduzione nelle scuole Nel 1959 il governo accetta la proposta di Atarashii Naginata e autorizza il suo insegnamento nelle scuole superiori.
1990
Internazionalizzazione Viene creata la Federazione Internazionale di Naginata (INF) di fronte alla crescente pratica internazionale dell’arte.
Attualità
Stato attuale La naginata è oggi un gendai budō di carattere sportivo praticato da entrambi i sessi. Si enfatizza il suo ruolo nello sviluppo personale e nella pace. Le competizioni principali sono engi (schemi) e shiai (combattimento con armatura e punteggio); i Campionati Mondiali sono organizzati ogni quattro anni. La pratica si è diffusa globalmente, includendo paesi dell’America Latina come Brasile, Argentina, Cile, Messico e Uruguay.
Periodo Nara (710-794 d.C.)
  • Origine: Possibile influenza cinese e uso da parte di monaci sōhei.
Periodo Heian — Secolo X
  • Uso: Fanteria e difesa contro la cavalleria; lama di 30–60 cm; asta di 120–240 cm.

Design e anatomia: comprendere il mix tra spada e asta

naginata - Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

La naginata combina elementi di spada e asta. Non è una lancia comune, né una semplice prolunga di una katana: la sua lama curva unita a un’asta lunga crea uno strumento di combattimento con un ampio repertorio tecnico. Conoscere la sua anatomia aiuta a capire perché fosse così efficace in mani esperte.

Parti essenziali

  • Ha (lama): Curva, tra 30 e 60 cm abitualmente; progettata per tagli lunghi e affondi puntuali.
  • Ura e omote: Facce della lama che determinano l’orientamento del taglio.
  • Mune: Dorso della lama; in alcune naginata storiche è notevolmente rinforzato.
  • Nakago: Codolo che si inserisce nell’asta e si fissa con perni o nodi.
  • Bo (asta): Costruita tradizionalmente in legno di quercia; lunghezza tra 120 e 240 cm a seconda della variante e dell’uso.
  • Tsuba o sezioni di presa: A volte include rinforzi per la presa; nei modelli moderni esistono piccole guardie o adattate.

La combinazione di peso in punta e lunghezza dell’asta crea un grande momento d’inerzia. Questo permette spazzate devastanti e anche rapidi cambi di direzione se il guerriero domina il bilanciamento e il centro di gravità.

Tattiche sul campo di battaglia

Nelle pianure medievali la naginata fu usata sia per controllare il terreno che per neutralizzare la cavalleria. Le sue tecniche applicavano la fisica: spazzate che raggiungevano caviglie e cavalcature, affondi tra le armature e tagli che sfruttavano la velocità angolare della lama. La naginata poteva far parte di linee difensive o di unità mobili di fanteria leggera.

  • Contro la cavalleria: Spazzate alle zampe del cavallo o del cavaliere per destabilizzare la carica.
  • Formazioni difensive: Posizione a semicerchio o in linea per creare una barriera di lame che fermasse l’avanzata nemica.
  • Combattimento individuale: Uso di passi corti, pivot e controllo della portata per cercare colpi a zone non protette.

Varianti tattiche

L’esistenza della ō-naginata (più lunga e pesante) e della ko-naginata (più corta e agile) risponde a necessità tattiche. La prima enfatizzava il colpo massiccio in formazioni; la seconda facilitava il combattimento in spazi ridotti o la difesa personale in ambienti domestici.

Da arma militare a simbolo femminile: le onna-bugeisha

La transizione della naginata verso l’ambito femminile è una delle storie più potenti del suo lascito. In tempi di pace, le donne delle famiglie samurai mantennero le tecniche come mezzo di difesa della casa. L’arma si adattò: la ko-naginata era più leggera, maneggevole e adatta agli spazi domestici.

Personaggi come Tomoe Gozen hanno alimentato l’immagine epica della guerriera con naginata, sebbene molte narrazioni mescolino mito e realtà. Ciò che è rilevante è che la pratica del naginatajutsu da parte delle donne consolidò un ruolo sociale: la naginata smise di essere solo uno strumento di guerra per diventare un emblema di status, disciplina e preparazione.Naginata 450x440 - Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

Istituzionalizzazione e rinascita: dal Meiji all’Atarashii Naginata

La restaurazione Meiji e l’occidentalizzazione portarono al declino di molte arti marziali. Tuttavia, la reazione nazionalista alla fine del XIX secolo spinse al recupero delle tradizioni. La fondazione della Dai Nihon Butokukai e la creazione di una divisione specifica per la naginata nel 1904 segnarono l’inizio della sua istituzionalizzazione moderna.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale si sviluppò l’Atarashii Naginata, una versione adattata alla pratica scolastica e sportiva che preservò la tecnica essenziale ma la regolamentò per la sicurezza e la pedagogia. Oggi questa modalità è regolata da federazioni che organizzano competizioni internazionali e promuovono l’insegnamento misto per genere ed età.

Equipaggiamento, sicurezza e regole moderne

In Atarashii Naginata si impiega equipaggiamento protettivo ispirato al kendo ma adattato: men (protezione della testa), do (torso), tare (vita e bacino), kote (guanti) e, in molte scuole, suneate (parastinchi) per la natura degli attacchi diretti alle gambe. Le naginata per la pratica sono fabbricate in bambù o in materiali sintetici moderni per minimizzare i rischi.

Modalità di competizione

  • Engi: Schemi prestabiliti che vengono valutati per precisione, ritmo e forma.
  • Shiai: Combattimento diretto con armatura dove vengono punteggiati i colpi validi a aree specifiche.

Tipi di naginata e come si differenziano

Per orientarti tra repliche storiche, versioni da pratica e pezzi decorativi, conviene conoscere le varianti classiche e moderne.

Tipo Lunghezza lama (circa) Lunghezza asta (circa) Uso
Ō-naginata 50–60 cm 180–240 cm Usata in formazioni e per colpi a lungo raggio; pesante e potente.
Ko-naginata 30–45 cm 120–160 cm Più leggera e maneggevole; adatta per spazi ridotti e uso da parte delle donne.
Naginata da pratica Lama in bambù o sintetica Adattata a misure standard di allenamento Per Atarashii Naginata; sicurezza e durabilità.
Ō-naginata
  • Lama: 50–60 cm
  • Asta: 180–240 cm
  • Funzione: Combattimento in campo aperto.
Ko-naginata
  • Lama: 30–45 cm
  • Asta: 120–160 cm
  • Funzione: Difesa personale e allenamento domestico.

Pratica contemporanea e benefici fisici e mentali

Naginata - Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

La pratica della naginata oggi combina tecnica, disciplina ed esercizio. A livello fisico migliora la coordinazione, la stabilità dell’anca, la forza del tronco e la mobilità delle spalle. A livello mentale favorisce la concentrazione, la calma sotto pressione e il rispetto per la tradizione.

Allenarsi con la naginata implica imparare spostamenti, tagli controllati, cambi di presa e tecniche di difesa. L’allenamento pone enfasi sulla postura, l’economia di movimento e il controllo dello spazio, abilità trasferibili ad altri budō e sport.

Come identificare repliche e modelli (senza consigliare l’acquisto)

Ispezionando una naginata — sia storica, replica o da pratica — ci sono caratteristiche che ne indicano la funzione e la qualità:

  • Materiale del bo: Il rovere tradizionale è denso e resistente; nei pezzi moderni si usano legni laminati o materiali compositi.
  • Fissaggio della lama (nakago): Nelle repliche storiche il codolo è rivettato; nei pezzi decorativi la lama può essere fissa con adesivi.
  • Finitura della lama: Le lame autentiche hanno curvatura forgiata e finitura differenziabile; le riproduzioni decorative mostrano solitamente saldature o un profilo meno marcato.
  • Proporzioni: Una naginata da pratica ha misure standardizzate; un pezzo storico può presentare proporzioni insolite a seconda dell’epoca.

Conservare ed esporre una naginata

mujer con naginata 850x478 - Naginata: storia, tecnica ed evoluzione della spada ad asta giapponese

Esporre una naginata richiede attenzione: umidità controllata, supporto che distribuisca il peso ed evitare contatti con superfici che possano deformare l’asta. Per pezzi con lama metallica è consigliabile una leggera pulizia e protezione contro l’ossidazione; per aste di legno, controllo di insetti e crepe.

  • Evita: Di posizionare la naginata appoggiata su un’estremità senza supporto intermedio.
  • Preferisci: Montaggi orizzontali con supporti imbottiti o supporti verticali che distribuiscano il carico.

La naginata nella cultura e nell’immaginario

La naginata attraversa la letteratura, l’arte ukiyo-e e la cultura popolare come simbolo di resistenza femminile e maestria marziale. Questa presenza culturale ha contribuito a mantenere viva la curiosità per l’arma e a sostenere la pratica in diversi contesti: didattico, competitivo e ricreativo.

Repliche e modelli disponibili

Se ti interessa confrontare modelli e repliche, ricorda di distinguere tra pezzi per la pratica (bambù o fibra), repliche storiche e oggetti decorativi. Ogni categoria risponde a criteri distinti: sicurezza, fedeltà storica e aspetto estetico.

Risorse per approfondire

Per chi desidera approfondire la tecnica o la storia, è consigliabile cercare scuole locali di Atarashii Naginata, federazioni nazionali e internazionali, e bibliografia su naginatajutsu e armamento giapponese. Partecipare a un dōjō permette di sperimentare la differenza tra la teoria storica e la pratica moderna.

Parole finali che risuonano

La naginata è un artefatto con doppia vita: fu arma di guerra capace di cambiare il corso di una battaglia e, più tardi, stendardo di disciplina e empowerment. La sua trasformazione — da lama curva sul filo della storia a disciplina di vestibolo nei dōjō moderni — è una testimonianza dell’adattabilità delle tradizioni marziali. La prossima volta che vedrai la silhouette di una naginata, ricorda che essa racchiude secoli di tecnica, nomi di guerriere e la volontà di trasformare la destrezza in cultura.

VEDI SPADA NAGINATA | VEDI ALTRE SPADE GIAPPONESI