Carlo I di Spagna e V di Germania (Karl V in tedesco) nacque il 24 Febbracio del 1500 e morì il Settembre del 1558. Carlo I fu re di Spagna tra il 1516 e il 1556 e Imperatore del Sacro Romano Impero Tedesco tra gli anni 1519 e 1558 conosciuto come Carlo V.
Fu l’erede delle principali dinastie europee: la casa di Asburgo della monarchia di Asburgo, la casa di Valoie-Borgogna e la casa di Trastamara della Corona di Castiglia e Leon e Aragona. Governò su estesi domini nel Centro, Ovest e Sud d’Europa e le colonie spagnole del Nord, Centro e Sud America, i Caraibi e l’Asia.
Carlo I si convertì in Re dopo la morte di suo padre Filippo il Bello visto che era il suo figlio maggiore. Fu la prima persona che governò Castiglia-Leon e l’Aragona allo stesso tempo, e probabilmente regnò al fianco di sua madre Giovanna la Pazza però per poco tempo visto la instabilità mentale della madre. Nel 1519 eredò da suo nonno Massimiliano il ruodo di Imperatore del Sacro Romano Impero e Arciduca d’Austria. A partire da questo punto il regno di Carlo è stato descritto come “l’Impero nel quale il sole non tramonta mai”, visto che facevano parte dell’impero circa quattro milioni di Kilometri in tutta Europa, nel lontano Oriente e le Americhe.
La maggior parte del tempo del regno di Carlo, lo dedicò alla guerra d’Italia contro i Re di Francia Francesco I ed Enrico II, uscendone vittorioso ed obbligando a Francesco a firmare un’alleanza. A parte di questo, Carlo è conosciuto per il suo importante ruolo nell’opposizione della Riforma Protestante. Voleva evitare che tutte le guerre religiose si espandessero, visto che vari principi tedeschi abbandonarono la Chiesa Cattolica e formarono la lega di Smalcada per opporsi all’autorità di Carlo con le forze militari. I protestanti furono battuti nella battaglia di Mühlberg nel 1547, e poco dopo legalizzò il leuteranesimo nel Sacro Romani Impero con la pace di Augusta.
Nel nuovo mondo, Carlo supervisò la colonizzazione spagnola delle Americhe, includendo la conquista dell’Impero Azteca con l’Impero Inca. La cristianizzazione rapida della Nuova Spagna fu attribuita al miracolo della Vergine di Guadalupe. I successi commerciali del viaggio di Magallanes (la prima circunnavigazione della terra) arricchì Carlo con la vendita di chiodi, ed oltretutto mise le basi dell’impero Oceanico del Pacifico di Spagna, ed insieme a Ruy Lopez de Villalobos cominciò la colonizzazione spagnola delle Filippine.
Anche se era sempre in guerra, Carlo era un gran amante della pace, e tutte le sue guerre erano praticamente difensive. “Senza avidità di territori”, scrisse Marcantonio Contarini nel 1536, e “avidità di pace e tranquillità”. Carlo si ritirò nel 1556, e la monarchia di Asburgo passò al fratello minore di Carlo che si chiamava Fernando, mentre l’Impero Spagnolo fu ereditato da suo figlio Filippo II. I due imperi resteranno alleati fino al XVIII secolo.
Dopo molte guerre e conflitti, Carlo V entrò in una fase di riflessione: su sè stesso, la vita e le cose vissute, s sullo stato dell’Europa. La vita terrena di Carlo stava arrivando alla sua conclusione. Il bilancio della sua vita non era del tutto positivo visto che si rese conto che il suo tentativo di formare un Impero Universale sotto gli Asburgo aveva avuto fiasco. Lui stesso si nominò il primo e più convinto difensore della Chiesa Romana, però non potè impedire l’assestamento della dottrina luterana.
La maggior parte della sua vita soffrì di indigestioni, perchè aveva la mandibola inferiore deforme che gli impediva di masticare il cibo adeguatamente. Anche le generazioni posteriori ebbero lo stesso problema e da qui nacque il termine “mandibola di Asburgo”. Soffì anche di epilessia probabilmente causata da una dieta che consisteva nel mangiare principalmente carne rossa. Con il passare degli anni la sua malattia peggiorò e si ritirò nel monastero di Yuste. Gli fu costruita una rampa per permettergli di accedere più facilmente alla sua camera da letto. Il 21 Settembre 1558 morì di malaria dopo un mese di agonia e febbre, causata dalla puntura di una zanzara proveniente dalle acque di uno degli stagni costruiti dall’esperto orologiaio e ingegnere idrogeologico Torriani.
