Le manette medievali erano composte da un arco di ferro, quasi semi-circolare, con due buchi, uno in ogni estremo, per i quali si passava un perno che si bloccava con uno spinotto, e serviva per inserirci una catena. Si mettevano al collo, nei piedi o nelle mani del prigioniero o in tutte queste parti del corpo contemporaneamente.
Questo tipo di manette erano uno strumento di tortura tremendo, usato in varie epoche, specialmente nell’epoca medievale.
Fu usato anche per trasportare gli schiavi neri dall’Africa a Europa o America.
Sono un simbolo del degrado umano, che ricorda la violazione dei diritti umani fondamentali.
Comunque, si usavano anche agli inizi del secolo XX. Allo stesso tempo, è un simbolo positivo che ci aiuta a riflettere sulla necessità di mantenere la protezione della dignità e uguaglianza di tutte le persone di fronte alla legge.